VACANZE
Prologo
Venti anni prima… riviera romagnola…
-ma perché deve venire per forza?
-Davide, n' fa al bimbo caprichèus. È importante che la accogliamo come fosse una di famiglia, non devo certo dirti che sta attraversando un brutto periodo dopo che…
-sì, mamma lo so… ma lei mi fa sempre i dispetti e mi rompe tutti i giocattoli.
-Davide… a vöi piò sentrë storie....
La burrosa commercialista di Bologna compiva 61 anni in quell'ottobre del 2006 e voleva farsi, forse per la prima volta, un regalo tutto per sè, solo per sè ...una donna ancora di bell'aspetto, certo, con la sua attività si poteva permettere palestra, massaggi e cremine a gogò, non molto alta, curve generose, un bel viso, begli occhi e belle labbra....non aveva belle mani e la cosa mi inibiva assai, non mi è mai piaciuto farmi toccare da mani che non sono di mio gradimento, ma erano appendici ...
erano gli anni nei quali vivevo e lavoravo in una piccola realtà di 3/4 di un migliaio di persone, dove passavi il tempo, quando camminavi per la strada, a rispondere ai saluti dei passanti...ci si conosceva tutti;era un piccolo Paradiso terrestre dove le persone più importanti erano il sindaco, il geometra, il medico condotto, il parroco ed il maresciallo dei carabinieri....ebbene lo confesso, avevo una di queste funzioni....fra alti e bassi avevo una "insolida" relazione con la parrucchiera ...
Era arrivata da San Pietroburgo, a cavallo, in serata. Dopo un viaggio estenuante durato quasi una settimana. Vestita da uomo a tratti, i capelli nascosti sotto un cappello di foggia marinara, vecchio e scolorito, i pantaloni di tela ruvida a righe, simili nel disegno al manto dei materassi negli ostelli dove avevano dormito, i vecchi pantaloni di lui quando un giorno era tornato a lei, fingendosi messaggero. Arrivarono al villaggio e alla locanda, lei e Piotr,lo stalliere che le aveva fatto...
Nemmeno dette uno sguardo alla busta sigillata con la ceralacca.Che infilò sotto la blusa, nascosta tra la camicia e la pelle prima di salire sul cavallo che gli veniva porto. Dopo le prime ore di corsa sentiva il sudore del collo del cavallo staccarsi a gocce e sferzargli il viso. Cavalcava veloce, basso sul collo e alto sulla sella come se dalla velocità di quel viaggio dipendesse la vita di qualche persona e non solo la missiva del principe alla zarina che da mesi si era rifugiata nel...
Ricevere quel pacchettino, la sera prima della tua partenza, mi aveva elettrizzato. Subito, però, ti avevo guardato e i tuoi occhi erano molto seri. Era uno di quei momenti in cui io non potevo fare altro che annuire, abbassare il capo e rispondere – Sì, Signore –.
Aprirai questo regalo esattamente tra due giorni. Appena sveglia, ancora sotto le coperte, potrai ammirare il mio dono e leggerai con attenzione il biglietto che lo accompagna – .
Ero basita, non capivo il motivo per cui mi face...