VACANZE
Prologo
Venti anni prima… riviera romagnola…
-ma perché deve venire per forza?
-Davide, n' fa al bimbo caprichèus. È importante che la accogliamo come fosse una di famiglia, non devo certo dirti che sta attraversando un brutto periodo dopo che…
-sì, mamma lo so… ma lei mi fa sempre i dispetti e mi rompe tutti i giocattoli.
-Davide… a vöi piò sentrë storie....
Naso etrusco , mischiato da enea giunto da Troia , meglio non parli per le dinamiche prospettive che ella tra gli ormoni e le labbra vaginali si udivano perdere ......
Ecco, ascoltami …
Io sono il vento sfrenato sulla montagna e il fulgore intenso del fuoco. Io sono il tuono che rompe la luce sul tuo petto, sono una indomita gazzella. Io posso scaldare le tue notti, accendendo vulcani nelle mie mani, bagnandoti gli occhi col fumo dei miei crateri. Io sono arrivata fino a te vestita di pioggia e di ricordi, ridendo la risata immutabile degli anni. Io sono l’inesplorata strada, la chiarezza che rompe la tenebra. Io metto stelle...
sola… la finestra inquadra un tramonto abbagliante, il caldo annega i movimenti ma sono qui per cercarti, ancora una volta…. Da quanto non parliamo noi? Un tempo era normale venire qui a svuotare la mente, a raccontarti sensazioni sperando in una risposta…
cassetto dopo cassetto … dove sei? Dove ti ho nascosto dopo l’ultima confessione?
- piano, non scuotermi dannata ragazza… sono fragile e opaco per tutti gli anni specchiati in me …
che...
Arrivi con insicura decisione , il posto lo conosci , sicuro decisamente studiato dalla natura per essere palcoscenico, un piccolo anfiteatro di alberi rovi e arbusti a proteggere sguardi curiosi , , un po' impacciata sull'erba sistemi lo scooter ,sali in auto saluti senza guardare ... fai presto ti dico i clienti dovrebbero arrivare tra poco , deglutisci , guardi fido davanti a te e , levi la giacca , poi le mani tremanti slacciano i bottoni della camicetta ,, i tuoi seni esplodono , ...
La stessa strada di tanti anni fa, ancora una volta la percorro, lo stesso cielo scuro su di essa, mentre le identiche luci calde la illuminano.
Le mura delle case fanno rimbombare i miei passi sul marciapiede, nessuno oltre me a quest’ora la percorre, quasi come se volessero lasciare che i miei pensieri possano vagare liberi senza distrazioni.
Anni fa i miei passi mi hanno portato a quella porta, massiccia, di legno scuro stagionato, non sapevo cosa aspettarmi una volta attraversa...